20 Aprile 2024

di Roberto Minnocci  – 

“È stato un Galà Academy 2015 denso di premi e di allegria, in una serata satura di gente.”

Pic 223Tavoli apparecchiati e festoni rossi e blu. Il vociare della gente lentamente saturava l’aria densa di musica e allegria. Mentre gli aliti condensavano il freddo pungente fino a trasformarsi in parole. È così che iniziava la serata. Una festa dedicata al baseball, all’Academy, ma soprattutto a tutti i protagonisti di questa stagione fantastica. E mentre il presidente Roberto De Franceschi declamava la sua arringa, come un principe del foro, elencando numeri, successi e prestazioni, sul mega screen scorrevano le immagini della storia di questa società, da quel lontano 2009 fino alle “Mille Facce Academy” del 2015, che da li a poco si sarebbero apprestate a raccogliere il meritato applauso. Intanto, sedie e vettovaglie si lasciavano avvolgere dai glutei e dalle mani tirate a lucido, mentre i colori cambiavano sotto l’input dei faretti dell’impianto luci, come in un film in technicolor. Con gli effetti speciali degli audaci calzoni col risvoltino dei teenager, che lasciavano scoperte le caviglie e la peluria appena accennata. Genere freak per alcuni, horror per altri, ma il mondo è bello perché è vario, e allora viva il varietà. L’unica certezza era l’incertezza nel riconoscere i ragazzi senza la divisa da gioco e con l’acconciatura da evento. Lo stesso effetto prodotto dall’elegante fashion glamour delle mamme, tra gonne con spacco e forme fasciate di raso. I dati della “questura” hanno evidenziato la presenza di circa quattrocento (400) persone asserragliate nel ristorante pizzeria Tropicalia, una cifra da far invidia persino a qualche manifestazione politica gonfiata dai TiGi. Non era semplice gestire un bacino d’utenza così ampio, ma ci si è riusciti, grazie anche a supplì, patatine, pizza e coca cola, che a un certo punto hanno massacrato i decibel del rumore di sottofondo, tappando temporaneamente le bocche vocianti. Poi, cambio di scena improvviso e via con la Riffa, con i “bigliettari” che svendevano gli ultimi tagliandi degli oltre cinquecento venduti in totale, e tra un guanto di cuoio, un cesto e un paio di occhiali, ci si avviava verso il clou della serata: le premiazioni! Sui ripiani scintillavano in bella mostra: diplomi, medaglie, trofei e coppe. Starting-up e si partiva con il pellegrinaggio dai tavoli fino al palco, una sorta di assalto a Fort Apache, con cavi elettrici e casse acustiche che si difendevano impauriti, mentre le orde assalitrici si dividevano il bottino dei metalli pregiati. Cheerleading, Minibaseball, Ragazzi, Allievi, Cadetti, Under21. Centotrenta (130) tra ragazzi, ragazzoni, ragazzine e ragazzini. Un settore giovanile che, come ha sottolineato RDF, primeggia a livello regionale ed è tra i più importanti in ambito nazionale. Vi sembra poco? Dovevate esserci, per farvi largo in mezzo all’orgoglio delle famiglie, alla fierezza del gotha dell’Academy of Nettuno Baseball, e agli sguardi brillanti dei giocatori. Maurizio Imperiali annunciava, Leonardo Mazzanti premiava, infine la posa da “cheese” tra i gendarmi Roby & Leo. C’è stata gloria anche per i trenta (30) tra tecnici e dirigenti, che si son beccati una bella targa da esibire sulla scrivania. Il trentunesimo è stato l’addetto stampa (ma che ha addetto?), che è rientrato a casa all’una di notte svegliando mezzo palazzo, atteggiandosi come Babe Ruth! Il trentaduesimo, invece, ha girato l’obiettivo della Nikon e si è sparato un selfie! Inoltre, è stato consegnato un piccolo riconoscimento, ma con grande entusiasmo , anche agli ospiti d’onore della manifestazione: gli amici dello Junior Grosseto, Michele Benelli e Gianmarco Bernardi; Francesco Zucconi in rappresentanza dello Junior Rimini; Piero Fortini, presidente  della squadra IBL, Città di Nettuno, tutti intervenuti per dar seguito alle collaborazioni per il progetto Academy Complex, che si sta sviluppando a livello nazionale e internazionale; molto applaudito anche l’intervento del presidente Fortini sui giovani e il loro futuro nel baseball. Infine, per non farci mancare niente, abbiamo ascoltato in religioso silenzio le centottanta (180) cartelle che componevano il discorso di Guido Cecconi sul consuntivo di chiusura della stagione e sui programmi dell’anno che verrà. Insomma, che altro dire, ce ne vorrebbe una all’anno di queste feste (ma mi sembra che già sia così, o sbaglio? Scusate ma dopo le ottocento parole di questo post comincio a perdere lucidità), comunque l’audience è stata altissima, con il picco massimo quando è arrivata la pizza, mentre è andata in fibrillazione durante la premiazione. Nei titoli di coda è giusto mettere i ringraziamenti per l’organizzazione impeccabile, con i nomi che scorrono su sfondo nero e musica epica: Roberto De Franceschi, Leonardo Mazzanti, Maurizio Imperiali, Guido Cecconi, Fabio Iandolo, Arianna Giannini. Tutta la Dirigenza, i Coach, gli Sponsor. Il tecnico del suono e delle luci. La protezione civile e i vigili del fuoco. Camerieri e pizzaioli. I centoventi giocatori di baseball e le cheerleaders. E per ultimi, ma non ultimi, i quattrocento componenti della grande famiglia Academy Nettuno, che hanno riscaldato la magnifica serata con gli applausi, i sorrisi e l’insostituibile presenza. Grazie a tutti! Dissolvenza su quadro nero e transizione in entrata: THE END!! Ah, dimenticavo… Buon Natale a Tutti!!