29 Marzo 2024

di Roberto Minnocci  – 

“Le ragazze del Softball vincono il 1° Academy Day, tra tanto baseball e un temporale di pioggia e di risate.”

È andato in archivio il 1° Academy Day, dal titolo significativo e sintomatico, come un rullo di tamburo prima di un salto mortale: “Una Domenica Speciale”. C’erano tutti i presupposti per incorniciare una lunga giornata di baseball e spensieratezza, innaffiata di sole e temporali sgraditi, ma soprattutto tanto divertimento, in campo e a tavola. Era poco più dell’alba, quando i protagonisti dell’evento accademista, sfrecciavano tra le strade assonnate di Nettuno con gli occhi a mezz’asta e lo sbadiglio in canna, destinazione Santa Barbara, che non è la polveriera dei galeoni, ma l’isola che non c’è del Baseball Youth nettunese. Il piccolo grande Yamanaka era già operativo da tempo, lui è nato pronto, come uno strike in mezzo al piatto, un istruttore dei Marines stile sergente Hartman: ordini secchi, precisi, e la prima gara già inseguiva lo score, con i “Canarini Gialli” che svolazzavano tra i “Pappagalli Arancioni”, con un baseball psichedelico alla Full Metal Jacket, mentre i ragazzi confondevano i segnali, tra il gracchiare del microfono e i rigurgiti di caffè dello speaker. Ma non c’era tempo di svegliarsi, in mezzo ai lanci velenosi di Yama e gli scherzi da caserma, mentre i coach rosicavano e le tribune solcavano i mari in tempesta delle fregnacce di “feisbuk”, perché il secondo incontro era già in onda a reti unificate, con i piccoletti “Esordienti Sempreverdi” e le “Principesse del Softball”; frizzi, lazzi, battute e allenatori con la pressione alta, si correva sulle basi come se fosse l’ultima partita prima del giudizio universale, fino al campanaccio di mezzogiorno, che metteva tutti d’accordo, con i piedi sotto al tavolino. I profumi cominciavano a spargersi nell’aria, e le forchette facevano il loro dovere, quando all’improvviso Giove Pluvio scatenava le saette sulle salsicce quasi pronte, costringendo alla ritirata strategica i fuochisti, mentre sul campo opposto la fiorentina passava dal diamante alla graticola, con una metafora azzardata ma allo stesso tempo gustosa; ma tutto è bene quel che finisce bene, buon appetito e bocche voraci, poi, con le pance piene come democristiani, si tornava in campo, mentre il tifo sugli spalti superava i decibel previsti dalla legge e le gole e le parti posteriori scoppiavano di salute. I dugout ribollivano di baseball, con i giocatori aggrovigliati al risultato, mentre i manager dissotterravano l’ascia di guerra: Casoria & Di Persia all’attacco di Camillo e le Spice Girls; Ciara & Yama vs. De Angelis & Cassoni; Peppe e il Mammasantissima Benedetto, che sembra più una ricorrenza religiosa che un “coachspeakerscorer”, ma che volete fa’, l’Academy non se fa mancare niente! Questi abbiamo e questi ci teniamo! Per farla breve, arriviamo all’ultimo out e non ci si crede, dopo ore ed ore a giocare, in tutti i luoghi e in tutti i laghi, le softballiste vanno a vincere il torneo, mettendo il sigillo con la griffe e la prima “tacchia” sulll’albo d’oro!!! E poi lo chiamano il sesso debole!! Hai capito le Principesse? Vabbè, era un happening, una rappresentazione improvvisata di baldoria e divertimento, con tanta bella gente al centro del mondo Academy, una tela dipinta assieme a tutti i genitori, ai ragazzi, alle ragazze, alle coppe e alle medaglie; ai ringraziamenti per una bella festa; al piacere di stare insieme trascorrendo una giornata in allegria, fino a sera, per una Domenica Speciale. Mentre i titoli di coda scorrevano sullo schermo, con i nomi dei protagonisti: il presidente Leonardo Mazzanti, il regista Alberto Yamanaka Conti, il barman Fabio Iandolo, il tuttofare Benedetto Barbona, l’aiutante in campo Giuseppe De Donno, i coaches Gianluca Di Persia, Andrea Ciaramella, Camillo Martufi, Andrea De Angelis, Angelo Cassoni, Stefano Casoria, e scusate se dimentico qualcuno. E poi tutti i giocatori (che erano troppi e non me ricordo più i nomi), i genitori impagabili (infatti non li abbiamo pagati), il servizio meteorologico, la protezione civile, ma soprattutto l’ospite d’onore della festa, il più importante di tutti, Ladies & Gentlemen: il Baseball! Grazie a tutti e arrivederci alla prossima edizione, con lo stesso spirito e con la stessa bandiera dell’Academy Nettuno al vento!