20 Aprile 2024

di Roberto Minnocci  – 

“L’Academy batte il Nettuno2 nel Torneo d’Autunno e vola in classifica.”

pic-406

Seconda giornata del Torneo d’Autunno, in un clima finalmente adatto all’intestazione della manifestazione e soprattutto al periodo. Il colpo d’occhio di questa domenica mattina era pastellato di colori sfumati dall’umidità e dall’appiccicume dello scirocco, con le foglie che si muovevano sul prato a confondere le linee degli esterni, mentre l’aria pesante saturava le battute all’interno del campo, in attesa dell’arrivo dell’inverno e della quiete dopo il baseball. È stata questa la cornice, arricchita dal rumore del pubblico variopinto e assonnato, della partita tra i Ragazzi del Nettuno2 e dell’Academy, due squadre con ancora tanta adrenalina disponibile, nonostante ormai le scorte siano state abbondantemente intaccate da una lunga stagione, vissuta in lungo e in largo tra i diamanti e gli scazzi nei dugout. Insomma, tanta voglia di giocare, puliti e ordinati come mamma comanda e come il coach segnala: braccio, mento, visiera, naso, un miscuglio di segni, e che Dio ce la mandi buona, mentre il playball dava inizio alle ostilità. Piccolo vantaggio per l’Academy, subito in avvio, con valide di Barbona e Colalucci: 1-0; poi si continuava, con i lanciatori partenti, a dirigere il traffico come nell’ora di punta sul lungomare di Nettuno. Colalucci sottoscriveva un abbonamento allo strikeout, con il marchio KKK disegnato sul monte, che manco il ku-klux-klan avrebbe fatto meglio, ma lasciamo stare ‘sti paragoni, oggi era semplicemente la sagra del kappa: otto per l’accademista Matteo e sei per il nettunese alla seconda, Zazza, entrambi cazzuti e precisi, anche se il punteggio veniva preso per il collo da una zaccagnata di Neroni, che fruttava due punti per l’Academy: 3-0 a fine terzo inning. Intanto, con una spolveratina di vento, si andava al cambio pitchers in pedana, al grido di: changè la dame! La gara si vivacizzava, attenuando il grigio novembresco che circondava la sfida: accorciava timidamente le distanze il Nettuno2, ma Mariani scocciava la palla, con una battuta, che dava il via alle danze sulle basi, prima della litania di BB e dei quattro punti anneriti da Peppe De Donno; poi i Yamanaka Boys stappavano lo champagne con quattro valide consecutive, mordendo la coda al punteggio totale e intonando i cori come allo Zecchino d’Oro: 7-5 per l’Academy, che però a fine quinto abbassava il volume al dugout dirimpettaio, facendo il pieno di “ritorni a casa base” con la valida di Perotti, mentre il resto lo faceva la provvidenza. Insomma, all’inizio del sesto e ultimo inning la partita era già bella che finita, 11-5 per l’Academy, ma si andava avanti lo stesso, con Stella che tarpava le ali all’ultimo attacco del Nettuno2, mentre in chiusura Colalucci dava il benvenuto alla miriade di lanciatori sperimentati da Yama & Ciara, e infine Manuel “Sputafuoco” Neroni sparava un’altra bordata di babordo, segnando il secondo HR sullo score, e chiudendo definitivamente le ostilità: Academy vs. Nettuno2 15-5. In sostanza, è stata una bella partita con due facce ben distinte: la prima parte tirata ed equilibrata, mentre il finale è stato più scoppiettante e intenso. Lo staff del Nettuno2, Conti e Ciaramella, sta già mettendo le basi per l’anno prossimo, con la consueta verve e personalità; oggi hanno presentato in campo: Cardarelli, Orlandi, Zazza, Aleksandrov, Retrosi, Marucci, Saracino, Treglia, Musella, Continella, Droghini, Mautone. L’Academy Nettuno, invece, non disdegna affatto di puntare alla vittoria, con un roster ben assortito dai tecnici Cassoni, Di Persia e Martufi, che sta disimpegnandosi con carattere e sagacia tecnica: Colalucci, Neroni, Mazzanti, De Donno, Barbona, Venditti, Ubani, Di Persia, Porcari, Mariani, Stella, Perotti, Sorrentino, Danna. Dunque, Academy a punteggio pieno, con due vittorie, e oggi andrà in scena la seconda gara di giornata tra Dolphins Anzio e Lupi Roma. Nel frattempo noi ci siamo guadagnati una bella polenta con salsicce sulla spianatora di legno, e un bel vassoio di pastarelle, conquistate con un’ora di fila, e vabbè, dopotutto è autunno e le castagne già scrocchiano nel forno, in questo pomeriggio di pioggia. Daje!