24 Aprile 2024

di Guido Cecconi  – 

“Nel campionato Cadetti gli Stripes sono stati battuti dal Cali Roma 7-8, mentre gli Stars si qualificano ai Playoff.”

Pic 69Come premessa, inizio sottolineando la grandissima prova di forza dell’ACADEMY NETTUNO STARS Categoria CADETTI, che si è aggiudicata l’incontro nei confronti della diretta rivale alle qualificazioni di categoria del NETTUNO ELITE. Con questo risultato l’ACADEMY STARS non solo bissa il successo dell’andata ma raggiunge la seconda fase con ben tre incontri di anticipo. Dunque missione compiuta e tutti all’opera per avere un cammino lungo e ricco di soddisfazioni per questa stagione agonistica 2015. Per contro dobbiamo rilevare la sconfitta dell’ACADEMY Stripes nell’incontro con il CALI ROMA XIII, una sconfitta che deve sì far riflettere ma che non va sicuramente stigmatizzata eccessivamente, infatti bisogna aver presente che questa formazione è stata allestita per dare la possibilità ai ragazzi classe 2000 di migliorare, crescere e raggiungere il giusto grado di maturazione affinché possano essere protagonisti nella prossima stagione. Le difficoltà sono evidenti, ma bisogna sempre tener presente il salto di categoria, il confronto con atleti già militanti nella categoria cadetti, i primi contatti visivi con le palle curve, la disputa di incontri su distanze regolamentari (corsa sulle basi per 27 metri invece che 24, lanci casa base-2^ base o 1^ base-3^ base per 36 metri invece che 32, lanci dalla pedana per 18 metri invece che 16). Certo tutto questo non può e non deve giustificare le ultime prestazioni un po’ opache, specialmente nel settore difensivo. Infatti mentre in attacco possiamo anche avere momenti di slump, anche di squadra, non si può approcciare gli incontri senza la giusta carica agonistica. Questi ragazzi stanno crescendo, come squadra, come uomini ma soprattutto come amici, all’interno del dug-out si respira un’aria di coesione che finora non si era vista, il problema che si può rilevare è che questa realtà, queste emozioni la squadra Cadetti STRIPES non la esterna sui terreni di gioco, specialmente ai genitori-tifosi al loro seguito, i ragazzi sembrano “spenti”. Quello che possiamo dire è che questa pressione non viene mai applicata da tecnici o società, ma, probabilmente, è interiore dei ragazzi stessi. L’incontro con il CALI ROMA XIII ha mostrato alcuni limiti della nostra formazione, la squadra è stata sempre in partita, rispondendo colpo su colpo alla formazione capitolina. La partita iniziava con la realizzazione di un punto da parte di MARRONE, che aveva occupato il sacchetto di 1^ base in seguito ad una base su ball, spinto a casa base per merito di DE ANGELIS, autore di una battuta profonda sull’esterno sinistro. Ma la nostra squadra, ultimamente sta mostrando alcuni limiti, non riesce ad affondare il colpo e a dare il giusto indirizzo alle partite. Infatti una volta schierata in difesa doveva subire 2 punti da parte del CALI e terminava la ripresa sotto per 2-1. 2° Inning e prima reazione, dovuta non per merito dell’attacco ma per demerito del lanciatore avversario, che per una serie di basi ball , lanci pazzi e battitori colpiti subiva 2 punti permettendo all’ACADEMY di portarsi sul 3-2. Squadra in difesa e nuovo ribaltamento di risultato, con il CALI che portava due corridori a casa base, riportando la propria squadra in vantaggio sul 4-3. Ultima impennata d’orgoglio dell’ACADEMY, la quale esprimeva sicuramente il miglior inning dell’intero incontro, ottenendo una serie di singoli con DE BAGGIS, DI STEFANO, LUDOVISI e MARRONE, e realizzando i suoi ultimi 4 punti. Al ritorno in difesa c’era la marcatura di un punto ed il punteggio vedeva l’ACADEMY in vantaggio per 7-5. Quarto attacco sterile dell’ACADEMY ed ultimo inning fatale, con la squadra costretta a subire 3 punti che fissano il punteggio sull’ 8-7, dando la vittoria al CALI ROMA XIII. L’augurio che possiamo e vogliamo dare alla formazione dell’ACADEMY STRIPES, è di rivedere quell’allegria che la caratterizzava  nella passata stagione, l’auspicio di prestazioni che siano sì espressione di crescita ma certamente frutto di una gioia che è e deve essere tale in ogni ragazzo.