25 Aprile 2024

di Roberto Minnocci  – 

“Un grande recupero del campionato Ragazzi tra Dolphins & Academy B.”

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Mentre il mondo del baseball youth si è trasferito tutto tra “La via Emilia e il West” per il TDR, a Nettuno si registra una settimana piatta e senza partite, a parte il brivido del recupero del campionato Ragazzi, che si è giocato ieri tra i Dolphins e l’Academy B. Chi ha assistito alla partita ha dovuto litigare con le temperature torride, ma ha goduto di uno spettacolo superlativo, raro per un gara di baseball giovanile. Un incontro mozzafiato, tirato a velocità illimitata, come un download con la fibra ottica, scaricato sul filo dell’equilibrio, in tutti i sei inning che il regolamento imponeva, ma che non sono stati sufficienti a decretare i vincitori del match. E allora, siccome il pareggio nel baseball non esiste, purtroppo o per fortuna, ci son voluti gli straordinari, gli extrainning, extrabaseball, extratutto. Le due formazioni tirreniche, sciolte nei rivoli di sudore, si son riversate di nuovo sul campo, con gli sguardi stremati ma carichi ancora di adrenalina. Ancora sollecitati dalla voglia di primeggiare e superarsi l’un l’altro, sotto un sole implacabile, con le mazze bollenti e le menti cazzute. In un tourbillon di giocate da capogiro, verso l’obiettivo di casabase. Scarabocchiando gli score di numeri, punti e geroglifici indecifrabili, attraverso il settimo e poi l’ottavo inning, fino a che lo stallo veniva interrotto dalla segnatura che ha collassato la partita: Dolphins vs. Academy B 20-19. E la battaglia finiva così. Tra soddisfazione e rimpianto, ma con la consapevolezza di aver lasciato tutto sul diamante, come fanno i campioni. Eccezionali tutti i giocatori in campo, in ogni casacca, in ogni dugout, incuranti del calore e delle tensioni, sostenendosi sempre e comunque. Protagonisti di una prestazione agonistica che riconcilia con lo sport, quello pieno di polvere e sogni. Realizzando la loro partita più bella. Quattro ore di gioco, divise in otto capitoli. Un best-seller scritto con grinta ingenuamente feroce. Per vincere e per divertirsi. Lasciando negli occhi del pubblico un ricordo positivo, da conservare fino alla prossima sfida. Perché, al di là dei ricordi, la partita più bella sarà sempre la prossima!