20 Aprile 2024

di Roberto Minnocci  – 

“Intervista a Roberto De Franceschi, iscritto nella Hall of Fame insieme al dirigente Alberto De Carolis.”

Pic 219E dopo tanti cinguettii si sono finalmente spalancate le porte della Hall of Fame per Roberto De Franceschi. Non sto qua ad elencare per l’ennesima volta il curriculum e i record del presidente della Academy of Nettuno Baseball, che a detta di tutti merita ampiamente questo riconoscimento per una carriera intensa e invidiabile. Vado subito alla cronaca. Oggi, nello scenario del Galà dei Diamanti, indetto ogni anno dalla FIBS per premiare squadre e giocatori, c’è stato spazio per iscrivere nella storia del Baseball il grande RDF, insieme al suo dirigente storico Alberto De Carolis, con cui ha condiviso successi e pagine importanti di questo sport a livello nazionale e internazionale.

Erredieffe, cosa si prova a entrare ufficialmente nella storia del baseball?

  • “Per me è stata una cosa inaspettata. Sinceramente, avendo smesso da non molto tempo, mi sento ancora giocatore e mai avrei pensato di ricevere così presto questa onorificenza. È un attestato talmente grande che ancora non riesco a sentirmelo addosso. Guardando l’albo d’oro della Hall of Fame, oltre ai nomi storici, ci sono pochi atleti dell’era moderna, e quindi pensavo di poter avere questa opportunità molto più in la con gli anni. Ho avuto la fortuna di giocare con una squadra, il Nettuno degli anni novanta, che ha vinto tutto, dimostrando di essere una delle formazioni più forti di sempre. In quel team c’erano fior di campioni che avrebbero meritato di essere presi in considerazione forse anche più di me, quindi, il fatto di esser stato nominato mi riempie di gioia ed orgoglio. Per questo voglio ringraziare prima di tutto i miei compagni, oltre a chi ha deciso di insignirmi di questo importantissimo premio. È un riconoscimento alla mia carriera, che si è svolta tutta all’insegna della correttezza, e questo credo che abbia inciso in modo determinante nel giudizio. Sono onorato e felice. Per me questo è l’Oscar del Baseball.”

Oggi eri in buona compagnia, con il dirigente storico Alberto De Carolis, anche lui nella Hall!

  • “Grandissima persona, con cui ho vissuto un periodo d’oro del baseball nettunese. Quando sono entrato in quella fantastica squadra, lui era già un cardine di tutto il movimento. Ha dato tantissimo all’immagine sportiva di questa città, e ha rappresentato, per noi giovani di allora, quasi una figura paterna. Era un punto di riferimento per tutti, e con lui ho avuto il piacere di condividere alcune gioie anche nella nazionale italiana. Penso che Alberto meriti questo premio, soprattutto perché è stato uno dei dirigenti più vittoriosi della storia del baseball italiano, e per me essere accomunato a lui sullo stesso palco, oggi, è stato un grandissimo onore.”

Adesso che sei un Hall of Famer, cosa cambia per te?

  • “Non lo so, devo ancora metabolizzare questa emozione e non so quanto tempo ci vorrà, nel frattempo continuerò il mio impegno in favore del movimento del baseball, con le molteplici attività dell’Academy Nettuno. Ho tante cose da fare e, passato questo momento di gloria, mi tufferò immediatamente nel lavoro con i ragazzi, che assorbe quasi tutto il mio tempo. Magari ogni tanto darò un occhiata e una spolveratina a questo premio, che rappresenta l’emblema del mio passato, ma poi lo sguardo tornerà verso il futuro… con tanto orgoglio!”

Erredieffe il simbolo,  Roberto De Franceschi il nome, per tutti semplicemente Roby, un pezzo di storia con tante storie da aggiungere ancora al libro mastro del baseball. Nel frattempo ha inciso le sue lettere preferite nella Hall of Fame italiana: RDF!!