19 Aprile 2024

di Roberto Minnocci  – 

“Dal Tirreno alla Capitale fino alla Tuscia, con i piccoli giganti del Minibaseball”

GigantiUna stufa a pellet e la densità di cinque squadre mescolate come un cocktail, hanno scaldato la sesta giornata della Winter League Lazio. I giganti del Minibaseball della Nuova Roma, Dolphins Anzio, Cali Roma, Viterbo e Academy Nettuno Rookies, si sono esibiti domenica mattina al Pala Academy, incuranti della grandine che ha mitragliato l’inizio di febbraio. I “giorni della merla” sono finiti, ma il freddo intenso sembra continuare, a dispetto dei vapori di entusiasmo che sprigionano le partite dei ragazzini, con adrenalina ed emotività che esplodono come un composto chimico reagente. A farla da padrone sono, come sempre, lo stupore per una giocata riuscita e l’orgoglio malcelato dei genitori, da esibire come un selfie immortalato su un social network. Mentre il profumo dei caffè fumanti si condensa svogliatamente tra la schiuma e i bicchierini di plastica, prima di propagarsi nell’aria ancora insonnolita, proprio un attimo prima di essere attraversato dalle palline da baseball, quelle con le cuciture rosse, battute e deformate dalle mazze sproporzionate, che i piccoli giocatori stringono tra le mani incerte. Punti, valide, out, assistenze. C’è stata soddisfazione per tutti. Ognuno dei partecipanti si è ritagliato il suo piccolo momento di gloria, nel susseguirsi degli incontri, combattuti ed imprevedibili. Ma dall’esito scontato e rassicurante, come il lieto fine di una favola, raccontata prima di addormentarsi, per sognare di essere campioni, fino al risveglio, fino all’inizio della gara. E si cominciava!
La prima partita in programma si srotolava sull’erba come un tappeto volante, da cui sono scese le squadre della  Nuova Roma e  dei Dolphins Anzio. Come al solito l’interpretazione della gara è stata passionale e fitta di sbalzi d’umore, ma anche ricca di quel baseball naif che questi ragazzini sanno offrire al pubblico ogni volta che si esibiscono su un campo da gioco. Per la cronaca, i delfini di Anzio hanno sconfitto i rivali romani 16-8, con una prestazione ben consolidata, che è stata contrastata efficacemente dai capitolini, i quali nulla hanno potuto, però, contro il valore tecnico e la costanza di rendimento che la formazione di manager “Fallozzo” sta mettendo in mostra in questo periodo.
Nella seconda gara prevista dal calendario, ci si rannicchiava a bordo campo, a ridosso del Cali Roma e del Viterbo, che davano vita ad un incontro vivo e ben giocato, mentre il maltempo all’esterno imperversava. I viterbesi evidenziavano molta determinazione, mentre i rappresentanti di Acilia si facevano rispettare senza timori. La partita si spostava in avanti ad intermittenza, ma sempre godibile per il pubblico, e terminava con la vittoria del più esperto Viterbo 16-10, nei confronti di un Cali battagliero. Un’ora ben spesa in questo mercatino del baseball allestito all’accademia di Nettuno.
Infine, mentre le campane di mezzogiorno festeggiavano tra i campanili, andava in scena l’ultimo atto di questa giornata colorata di maglie e stemmi. I piccoletti dell’Academy Nettuno Rookies sfidavano i mignon del Viterbo. E mentre la fame cominciava a serpeggiare tra i presenti, rimasti strenuamente ad applaudire i protagonisti della manifestazione, si ricominciava a giocare a baseball. Ed è stato un match ricco di colpi di scena, come un lenzuolo sbattuto dal vento da una parte all’altra. Passando dalla depressione all’esaltazione, a seconda dell’andamento del risultato, che è tipico per questi giovanissimi campioncini. Il team della Tuscia vestito di azzurro, accumulava un buon vantaggio, in un inizio scoppiettante come un tric-trac, fermando il respiro dei piccoli nettunesi. Poi i primi punti ridavano coraggio ai verdi accademici, che ritornavano prepotentemente in gara, spazzando via ogni paura, come fa la tramontana quando ripulisce il cielo dalle nuvole; e altri punti ancora, fino al pareggio, fino alla conclusione: Academy vs. Viterbo 7-7! Tutti contenti, senza vincitori ne vinti, ma con l’orgoglio di aver dato spettacolo.
È questa la felicità? Boh! Son solo ragazzini che provano a giocare a baseball! Beati loro. Basta poco: un guanto, una palla, e una meta da raggiungere. Quel sacchetto così lontano! Giocatori di un metro, che proiettano ombre lunghissime sul terreno. Come fossero giganti di smisurata statura. I Giganti del Minibaseball!