24 Aprile 2024

di Roberto Minnocci  – 

“Parliamo ancora di finali, ma anche di Academy, con Leo Mazzanti.”

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A questo punto della stagione, facciamo il punto della situazione, analizzando i meriti dei risultati ottenuti finora, ma anche le cause degli insuccessi delle finali disputate sabato scorso. Partendo dal presupposto che per arrivare a vincere uno scudetto occorre un grande lavoro e spirito di sacrificio, oltre a una serie di combinazioni favorevoli non gestibili direttamente, fortuna, casualità, giudizi arbitrali, non ci nascondiamo dietro a scuse di comodo e cerchiamo di capire dove si è sbagliato, provando a migliorare la gestione sportiva societaria. È tempo di conferme su quanto di buono è stato fatto e di analisi critica su quello che si dovrà fare per arrivare al top, e lo facciamo oggi con Leo Mazzanti, responsabile e cofondatore dell’Academy Nettuno.

Leo, sabato non è andata come speravamo noi. Quali erano le tue aspettative?

“Guarda, abbiamo portato cinque squadre ai playoff, di cui tre in finale, è chiaro che una volta che sei là ti crei sempre delle aspettative importanti, puntando a vincere almeno uno scudetto, ma sappiamo tutti che non c’è mai niente di facile e purtroppo non ci siamo riusciti, però, tutto sommato mi ritengo soddisfatto per come è andata. Tieni presente che siamo una società giovane, che si è migliorata in ogni anno di attività nel baseball giovanile, sono due stagioni consecutive che tutti i nostri team raggiungono le fasi nazionali. Lo scorso anno abbiamo disputato due finali, mentre quest’anno siamo già a tre e abbiamo ancora la carta degli Under21, siamo tra le migliori società in Italia, per numeri e risultati complessivi, primeggiando in tutte le categorie del baseball e iniziando a muoverci anche nel softball. Ci è mancato solo l’acuto finale, perché probabilmente siamo ancora inesperti mentalmente in questi importanti appuntamenti. Strutturalmente e tecnicamente abbiamo grandi possibilità, e facciamo lavorare i ragazzi con mezzi e staff all’avanguardia, confrontandoci anche con altre realtà per cercare di migliorare ulteriormente, ma per vincere dovremo crescere anche nella gestione psicologica delle partite decisive. Comunque, ripeto, U21 in semifinale e vedremo come andrà; i Cadetti sono usciti ai quarti per una partita storta ed è stato un peccato; Ragazzi e Allievi meritatamente in finale e terzi in Italia; le Ragazze del softball sono state eccezionali, anche per loro medaglia di bronzo in finale. Insomma, io dico che è un bene esserci in questi eventi, e noi c’eravamo, mentre quelli che ci stanno criticando, godendo delle nostre sconfitte, erano a casa. Io da uomo di sport, e soprattutto da nettunese, sono dispiaciuto per questi atteggiamenti, considerando che l’Academy è stata l’unica società di Nettuno a rappresentare la nostra città nelle finali. Intanto, i nostri ragazzi sono tornati con una medaglia al collo e noi siamo orgogliosi di loro. Poi, si sarebbe potuto fare meglio, ma sappiamo che non è mai facile competere a questi livelli, e l’emozione, l’esperienza, giocano un ruolo fondamentale nell’esito delle gare decisive.”

Siamo a un buon livello, ma cosa dobbiamo fare per migliorare?

“Come società dovremo crescere nell’organizzazione, per dare sempre maggior supporto ai nostri tecnici e soprattutto ai giocatori. Individuare nuovi metodi di allenamento per rendere produttivo il nostro lavoro; curare l’aspetto mentale e l’atteggiamento dei ragazzi verso questo sport. Sappiamo che non basta saper giocare bene, ma è necessario creare un ambiente positivo intorno ai nostri giovani. Dovremo analizzare bene i nostri punti deboli e trovare soluzioni appropriate. Ho scritto recentemente in una lettera aperta, che la vittoria si costruisce tutti insieme, con passione, sacrificio e tanto impegno, e i risultati sono sicuro che verranno.”

A questo punto c’è da completare questa stagione. Con quale spirito ripartiamo?

“Con uno spirito positivo, dobbiamo giocare le coppe regionali e i playoff Under21, e noi non molleremo niente. Vogliamo vincere tutto quello che è possibile, continuando ad allenarci per farci trovare pronti a questi appuntamenti. La consapevolezza del proprio valore e la mentalità vincente si acquisiscono scendendo in campo sempre con determinazione, anche in una partita amichevole. L’Academy ormai è una grande realtà e riceve complimenti da tutta Italia e anche dall’estero, ma paradossalmente ispira antipatia proprio a Nettuno, e di questo siamo dispiaciuti, però, come si dice, è meglio essere odiati che compatiti. Noi andiamo avanti per la nostra strada per il bene del movimento e del baseball, e siamo aperti a tutti, nonostante tutto. Ci piace lavorare insieme ai ragazzi, e chiunque voglia dare il proprio apporto senza preconcetti, da noi sarà il benvenuto, le nostre porte sono sempre aperte. La nostra forza è il lavoro di gruppo, che alla fine paga sempre, ognuno nel suo ruolo specifico, ma tutti insieme verso un unico obiettivo. E a tal proposito voglio ringraziare tutti i giocatori, i tecnici, i dirigenti, e tutti i nostri collaboratori, i quali hanno contribuito a realizzare questa grande stagione, che ora proveremo a concludere nel migliore dei modi.”

Chiudiamo con un messaggio particolare?

“Niente in particolare, però ribadisco che chi crede in noi avrà sempre un posto libero in Academy per crescere insieme. Invece, a chi non ci crede ripeto quella frase che negli ultimi tempi mi accompagna spesso: lascio agli altri la convinzione di essere i migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare!”