20 Aprile 2024

di Roberto Minnocci  – 

“Intervista a Camillo Martufi, manager del team Under18 Academy, freschi vincitori del titolo di Campioni d’Italia.”

È stata una cavalcata vincente, iniziata l’inverno scorso tra le pareti del Pala Academy, dove hanno mosso i primi passi i componenti del roster Under18, lavorando con fatica e dedizione, agli ordini del manager Camillo Martufi e il suo staff, attraversando baseball e stagioni, sulla strada o sui diamanti, per terra e per mare, ma sempre con la prua puntata verso Modena, fino a raccogliere il meritato alloro, lo scudetto griffato Academy Nettuno Baseball.

Camillo, sei stato l’autore del primo scudetto Academy. Quali sono state le tue sensazioni dopo questa impresa?

  • “Sono consapevole di aver raggiunto un traguardo importante per l’Academy, aver vinto il primo scudetto della storia di questa società mi rende fiero e onorato. Non nego che anche per me questo è un sogno, realizzato dopo varie vicissitudini, idee e progetti che non son riuscito mai a chiudere positivamente. L’idea di partenza era di portare un gruppo di ragazzi di 16/17 anni a crescere tecnicamente e mentalmente, giocando un intero campionato senior, la Serie B, per arrivare poi ad affrontare la loro categoria di appartenenza, Under18, con la preparazione, la forza mentale e la fisicità giusta, che ci permettessero di raggiungere grandi risultati. Abbiamo lavorato un anno intero, prima in palestra e poi sui campi , fino a centrare l’obiettivo del titolo italiano e sono molto soddisfatto di questo successo.”

È stato un anno complicato nei campionati di categoria, con pochissime squadre in competizione. Che ne pensi di questa situazione?

  • “Mi piacerebbe portare avanti un progetto comune, con tutti i tecnici e i responsabili delle società locali, aprendo un tavolo di discussione sui problemi del nostro baseball, esponendo idee per poter crescere. Nettuno è una grande fucina di talenti, con grandi potenzialità di risorse umane e si dovrebbe avere il coraggio di deframmentare in un unico progetto comune questa abbondanza tecnica, con lo scopo principale della crescita dei ragazzi. Analizzando il lavoro di alcuni miei colleghi delle altre regioni, ho notato come loro sfruttino molto le sinergie tra società vicine, con continui tornei e partite amichevoli, al di là di allenamenti a volte sterili, con lo scopo della crescita tecnica e agonistica dei giocatori. Quindi mi auguro che anche da noi si cominci a collaborare in questo senso, con un’organizzazione forte, creando squadre primarie e team satellite, che siano da serbatoio per le formazioni di IBL, per tornare ad essere la vera città del baseball.”

Tornando allo scudetto, quando hai capito di poterlo vincere?

  • “Siamo cresciuti gradualmente maturando di pari passo, e di questo devo ringraziare, oltre naturalmente all’Academy, la società dell’Insieme Latina, che ci ha dato la possibilità di far giocare i ragazzi senza pressioni e senza badare ai risultati e alle rotazioni, in un roster molto ampio, e nonostante tutto ci siamo piazzati al quarto posto, in un campionato di Serie B molto competitivo. Questa esperienza ci ha portato a fine stagione preparati ad affrontare qualsiasi situazione e questo mi ha dato grande fiducia nel corso delle finali scudetto.”

C’è qualcosa in particolare che ha fatto la differenza in campo?

  • “Si, io e il mio staff tecnico abbiamo lavorato molto sull’autostima dei ragazzi, cercando di imprimere la consapevolezza dei loro punti di forza. Chiaramente ci sono delle differenze tecniche tra i giocatori, ma abbiamo puntato a esaltare i mezzi personali di ognuno, convincendoli di avere un ruolo indispensabile nella funzionalità del gruppo; questo è stato un aspetto fondamentale per i risultati di squadra ed è l’effetto che mi soddisfa maggiormente.”

Allora parlaci nel dettaglio del tuo team: i punti di forza e le debolezze!

  • “I ragazzi sono tutti molto dotati e preparati nei fondamentali del gioco, ma essendo molto giovani, mostravano un po’ di ingenuità nelle situazioni di campo, e questo si evidenziava soprattutto nei campionati senior, dove si lasciavano sorprendere davanti a squadre molto più esperte. Negli allenamenti abbiamo insistito molto su queste imperfezioni, lavorando tecnicamente sui movimenti corretti, e i benefici di questo lavoro si sono manifestati proprio nelle finali di categoria.”

Come ti sei trovato a lavorare in una società come l’Academy?

  • “È il primo anno che collaboro con l’Academy e mi son trovato molto bene; ho un buon rapporto con Roberto De Franceschi e Leonardo Mazzanti, che conosco perfettamente fin da ragazzi; devo dire che questa è una struttura societaria molto importante, che è riuscita a convogliare in questo progetto un notevole numero di atleti e tecnici provenienti da tutto il territorio, mettendo in campo tanto entusiasmo e una grande organizzazione; a mio avviso, se mi posso permettere, si dovrebbe migliorare un po’ la finalizzazione degli obiettivi, al di là dei campionati, per dare una dimensione più strutturata alla società.”

A chi vuoi dedicare questo successo?

  • “Lo dedico a tutti quelli che mi sono stati intorno, a cominciare dalla A’s Insieme Latina; poi ai miei collaboratori e in particolare a Paolo Menegatti, che ha avuto un grave incidente e purtroppo sta ancora lottando per la vita; poi Aldo Salvatori e Tonino De Santis che ci hanno dato una grossa mano nel campionato di Serie B; un grosso grazie anche all’Academy, con Frankie Russo, Carlos Patrone, i pitching coach Mauro De Rossi e Gianni Ricci, che hanno dato il loro contributo nella parte finale della stagione; infine lo dedico anche a me stesso, per aver messo in gioco le mie capacità e la professionalità, riuscendo a raggiungere risultati insperati.”

Per concludere, come lo vedi Camillo Martufi tricolore?

  • È una gioia immensa! Per me il baseball è qualcosa di importante, ma vivo lo sport a trecentosessanta gradi: ho fatto atletica, ciclismo, canottaggio; però arrivare a queste vette, vincendo uno scudetto tricolore in ambito giovanile, in una città come Nettuno, dove il baseball ha un valore inestimabile, è qualcosa di unico. Ripeto: è una grande gioia! Una immensa gioia!”

E allora, complimenti e grazie mille a Camillo Martufi e a tutto il gruppo tricolore del Team Under18 Academy Nettuno Baseball, Campioni d’Italia 2017!